Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: del

Numero di risultati: 204 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

Le due vie

254986
Brandi, Cesare 50 occorrenze

Le due vie

Ma se questi sono i momenti fondamentali del processo creativo, di qualsiasi processo creativo, era inevitabile che potessero introdurvisi delle

Pagina 103

Le due vie

, ma non già offerta agli inserti personali del lettore. Il quale dovrà sciogliere un calembour e non metterci del suo.

Pagina 108

Le due vie

predeterminare nell’artista stesso la corrispondente attitudine a ridurre ad una le due fasi del processo creativo, da più di quindici anni ormai andiamo

Pagina 109

Le due vie

due punti di stazione, per di più erroneamente identificati come quello dell’autore e quello del ricevente. La mimesi dovrebbe essere dalla parte dell

Pagina 11

Le due vie

riceverla dal di fuori completa luminosa e oscura come un apporto. In questo senso le stranezze del neo-dada come della pop-art fanno sistema, non si

Pagina 114

Le due vie

L’individuazione del tema spaziale ha sempre rappresentato il momento cruciale in cui viene a schiudersi, come si schiude l’uovo e nasce il pulcino

Pagina 115

Le due vie

Ugualmente letteralisti ed emotivisti, secondo la dizione di Kaplan 1, fondandosi su una concezione dualistica del discorso, emotivo e cognitivo

Pagina 12

Le due vie

2, tratteremo allora del secondo punto, a cui facemmo già esplicito riferimento per costruire la Teoria del restauro3, che tratta dell’opera d’arte

Pagina 12

Le due vie

fenomeno sociale più grave del nostro tempo, la massificazione che è alienazione, riduzione dell’individuo ad un essere eterocomandato, spossessato, inerte

Pagina 125

Le due vie

Su questa strada doveva prodursi non solo la perdita del trascendente ma anche quella del futuro: l’attuale riduzione al presente. Di per sé né la

Pagina 126

Le due vie

) del ricevente ha avuto gravi riflessi, già nell’Ottocento, non solo ovviamente nella teoria dell’arte, ma anche come condizionamento del concreto fare

Pagina 13

Le due vie

E del resto la sostituzione sempre più marcata del termine di sperimentalismo al termine di avanguardia, fa vedere che quest’ultima è divenuto una

Pagina 139

Le due vie

lastra di Niepce del 1826, per ragioni non ricercate di impurità del peltro, sembra addirittura anticipare Seurat, impossibile invece non pensare alla

Pagina 142

Le due vie

rapporti fra fotografia e pittura anteriormente alla grande rivoluzione artistica segnata dall’affermarsi e svilupparsi del Cubismo. E ora, a distanza di

Pagina 145

Le due vie

all’oggetto del pittore e del fotografo, parallelismo che può andare sino all’identità, rafforzata dal fatto che molti dei primi fotografi furono

Pagina 146

Le due vie

La coscienza, in quanto si pone per fine di fissare un certo aspetto intenzionato del modello, ma di conservarne l’esistenzialità, non può passare ad

Pagina 147

Le due vie

caratterizzata da una lenta sostitutuzione dell’attitudine del fotografo a quella fondamentale dell’artista. È questa sostituzione che ha immesso nell’artista

Pagina 149

Le due vie

Naturalmente, se questo nelle sue grandi linee si rivela lo schema generale del rapporto fra pittura e fotografia, luna e l’altra anche nel periodo

Pagina 149

Le due vie

fotografia e cinema non avviene all’inizio del processo riproduttivo, ma alla recezione del processo concluso. Dal punto di vista strutturale interessa a noi

Pagina 153

Le due vie

Naturalmente la possibilità di queste deviazioni era insita nella natura ambigua del cinema come riproduzione. Il ragionamento che serviva a

Pagina 153

Le due vie

Ma se anche nella fotografia del cinema si vede passare (per approssimazione più sfuggente dato il movimento delle immagini) la storia della pittura

Pagina 153

Le due vie

netto in realtà ebbe una ragione storica d’essere proposto, finché la posizione della fotografia e del cinema erano isolate nel quadro delle arti. Fino al

Pagina 155

Le due vie

, era confluita nella op-art, in cui la sublimazione dovrebbe avvenire all’inizio del processo di programmazione per migliorare la produzione

Pagina 157

Le due vie

È finito il tempo delle torri d’avorio e dell’azione missionaria. I missionari vengono mangiati dai loro convertiti: è sul fatto e non prima del

Pagina 157

Le due vie

Arrivati a questo punto, ma non prima, la speculazione può dunque salire di grado, e interrogarsi sull’essenza del fenomeno che-non-è-fenomeno e che

Pagina 16

Le due vie

la direzione prevalente verso cui si muoveva la pittura. Ciò non tende ad escludere che nella vicenda storica vi siano state collusioni, del resto già

Pagina 161

Le due vie

termini abbreviati, basta per sottolineare che l’oggetto si dà nella percezione come in un riassunto personale del ricevente e che nell

Pagina 163

Le due vie

trompe-l’oeil è inganno, nella fotografia è testimonianza. Ma dunque la tara d’origine del trompe-l’oeil è di sostituire la costituzione d’oggetto con

Pagina 164

Le due vie

primo trompe-l’oeil dell’antichità. Viceversa l’illusività del rilievo, come in certi monocromi del Seicento e del Settecento, non è un inganno, come

Pagina 164

Le due vie

stesso del prelievo dell’immagine dall’oggetto, e senza fare scadere l’immagine ad esposizione referenziale dell’oggetto. Se questo, allora, sarà il

Pagina 166

Le due vie

Ma forse la cavia più illustre delle indagini psicoanalitiche è Leonardo da Vinci, che dal 1910, dal tempo cioè del famoso saggio di Freud, ha visto

Pagina 175

Le due vie

la riconciliazione che gli umanisti avevano sognato e a cui tendevano sin dal tempo del Petrarca. E noi crediamo che si possa sottoscrivere a questa

Pagina 185

Le due vie

Ora, la storia si fa del passato, non c’è storia del presente: nel presente, per la storia, c’è uno svolgimento in atto che viene ad essere

Pagina 19

Le due vie

per sé: si dà messaggio solo per uno scopo, e scopo del messaggio è di comunicare un’informazione. Un tale scopo non rappresenta un carattere

Pagina 30

Le due vie

della recezione dell’opera d’arte, pur se la si inquadri solo sotto quest’ultimo aspetto, e cioè dalla parte del ricevente. In questo senso l’estensione

Pagina 35

Le due vie

Di qui possiamo giungere ad una importante constatazione sulla natura del messaggio e dell’opera d’arte. L’uno e l’altra hanno in comune, dalle

Pagina 37

Le due vie

In ordine di tempo la prima estetica della comunicazione (1934) è quella del Dewey, con la sua Arte come esperienza 32, anche se il titolo è ambiguo

Pagina 38

Le due vie

sistematicamente assunto, sorti, come è naturale, dal terreno, il più propizio, del pragmatismo americano, ma con i forti apporti di altre correnti

Pagina 38

Le due vie

Ci siamo dilungati nel riportare la critica del Boas al Dewey, perché, essendo una critica formulata in terreno finitimo a quello del Dewey, era

Pagina 40

Le due vie

In quanto al termine «iconico», nella terminologia del Morris, «icone» è un segno simile, per alcuni aspetti, a ciò che denota: ad esempio una

Pagina 42

Le due vie

connotazione del messaggio in codice non si limita tuttavia al modo di presentare la fotografia, dal testo cioè o dal titolo o dalla didascalia che può

Pagina 51

Le due vie

inderogabilità del punto di stazione per cui l’opera d’arte è esaminata nella recezione che ne fa la coscienza. Nella inderogabilità di questo secondo

Pagina 52

Le due vie

, per di più pretendendo di surrogare l’indagine sulla struttura con la registrazione del comportamento del ricevente. Quasi che la trasformazione della

Pagina 52

Le due vie

naturale, esterno alla coscienza, ma risulta da un intervento della coscienza sul percepito. La doppia articolazione del linguaggio, che per alcuni

Pagina 57

Le due vie

generalizzazione. Dire del San Lorenzo del Brunelleschi che è una chiesa, certamente è esatto, ma è poco di più che dir nulla. Ora, se si prende nella sua

Pagina 72

Le due vie

A Heidegger, che a due riprese ha studiato questi testi fondamentali, dando infine un trattato del principio di ragione 9, non poteva sfuggire la

Pagina 77

Le due vie

struttura dell’intelletto come categoria della modalità, non esibisce la struttura del mondo fisico ma solo uno schema per pensare quei processi dell

Pagina 81

Le due vie

) fa sì che, da un lato l’apriorità dello spazio e del tempo non sia disturbata dallo spazio-tempo o dallo spazio pluridimensionale della nuova fisica

Pagina 82

Le due vie

estrapolazione, fuori del campo specifico per cui il principio fu formulato. Ma vi sono delle illazioni irrecusabili da trarre da questo inatteso sinecismo del

Pagina 84

Le due vie

: «che senza coscienza del linguaggio pittorico e della sua puntualità storica non è possibile render giustizia in sede di gusto a nessun dipinto in

Pagina 97

Cerca

Modifica ricerca